Una primavera inaspettata è pur sempre una primavera…
Ci sono più nubi nel cielo, ma si riesce a scorgere comunque l’azzurro…
L’aria è più fresca, a tratti fredda e si ha bisogno di più caldo e di calore.
In questa primavera inaspettata, inattesa, imprevedibile
ho avuto bisogno di ripercorrere alcuni passi di bambina,
piccoli passi su strade note e verde intorno…
sentirmi piccola, e anche subito grande, fortissima.
Tornare a casa come sempre e far caso ad ogni piccolo gesto, sorriso, attimo…
assaggiare qualche piccola bontà direttamente dalla pentola,
circondarmi di suoni, profumi e voci,
cercare abbracci, fuggire sguardi,
correre con Isotta,
giocare “a quanti sposi hai” con mia sorella!
Guardare case in mattoni, senza tempo, ma con tanta storia,
vederle sempre belle, ancora belle, sempre lì…
Può nascondersi per un po’ il sole, sembrare che venga a piovere,
ma il vento soffierà forte per farlo splendere di più…
Sono sempre un felice architetto!
GoodHome, SweetHome
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